anima ricca di sfaccettature
Poesia
Emilio Tadini, anima ricca di sfaccettature, era uomo
che affascinava con le sue molte qualità: attivo nel dibattito culturale, sorprendente nello scrivere e nel dipingere ad acrilico di getto, senza mai sbagliare una linea.
Lo abbiamo incontrato per la prima volta nel suo studio a Milano, in uno scantinato lungo e stretto di una casa tipicamente milanese, con grandi portoni e bocche di lupo affacciate sulla strada trafficata, che lasciavano filtrare la luce come un’apparizione improvvisa. Eravamo entrati nella fabbrica dei sogni, piena di libri e sagome di personaggi fiabeschi, organizzata in modo preciso, con una miriade di tele vergini disposte da una parte, altrettante finite dall’altra, e almeno quattro sui cavalletti, pronte per essere dipinte.
E lui era lì, seduto su una vecchia poltrona da barbiere macchiata qua e là di colore ad osservare l’opera appena terminata. Due minuti soltanto, prima di iniziare a fantasticare con noi.
Forme e figure del mondo dei sogni si raccontano nei riflessi della luce sulla superficie vetrata o
a specchio; un linguaggio fantastico amplifica atmosfere mutevoli che sembrano non avere confine e conferisce profondità reale ai propri personaggi animandoli di vita propria.